
A differenza di quanto si possa pensare, la parola “design” non significa “disegnare” ma “progettare”.
Il food design è un progetto che presenta il cibo dal punto di vista estetico, comunicativo e rappresentativo, in cui la scienza, la tecnologia, l’estetica e l’alimentazione giocano un ruolo essenziale e paritario.
Il food design si divide in diverse categorie: quelle più legate al cibo, sia nella preparazione dei piatti che nella forma degli ingredienti stessi (come ad esempio la forma della pasta o del cannolo siciliano); quelle che invece sono vicine alla sfera del design per il cibo stesso, con un occhio alla sostenibilità, alla forma e ai materiali del packaging.
Il food design vuole trovare il mezzo per caricare il cibo di bellezza estetica ed emotività.
Il mio metodo in 4 step
Ho ideato il mio metodo di impiattamento creativo per essere di aiuto sia ad amatori, che chef.
Il mio metodo si compone di 4 step:

1) stili di impiattamento, per farsi ispirare
Iniziamo creando una gallery degli impiattamenti che ci piacciono di più, per poi catalogarli in base alle loro analogie.
Studiarli nel dettaglio ci aiuta a capire quale sia lo stile più congeniale alla persona, amatore o chef.
Obiettivo: trovare il proprio stile di impiattamento, originale, autentico, facilmente replicabile da soli.
2) lo schizzo di progetto
Nel mio metodo parto sempre da carta e penna, ovvero dal bozzetto o schema del piatto.
Non sono necessarie abilità particolari di disegno, perché il bozzetto è uno schizzo molto approssimativo del piatto, in modo che tutti siano in grado di farlo.
Progettare il piatto su carta ci permette di studiarne i colori, le consistenze, gli accostamenti – quindi anche di valorizzare gli ingredienti e le materie prime.


3) la scelta del piatto
Nel momento in cui si decide che ricetta fare e come presentarla, occorre stabilire la forma del piatto che la ospiterà.
In questo senso, il piatto diventa una vera e propria tela d’artista.
Bianchi, colorati, fondi, piani, tondi o quadrati: insieme valutiamo la scelta migliore.
4) la linea di cucina
Per ottimizzare tempi e sfruttare al massimo le materie prime, occorre preparare la linea di tutte le parti che andranno a comporre il piatto.
Ci sono cibi che possono essere preparati in anticipo e altri sul momento: ci vuole organizzazione nel lavoro per non fare confusione in cucina, sia come amatori, che come chef.
Questo ci permette di lavorare nel pulito, con ordine e metodo, ma soprattutto di creare impiattamenti meravigliosi, senza rinunciare al buon sapore di un piatto caldo.
