FRITTELLE DI RISO

A carnevale ogni scherzo vale! si ma vale anche sospendere qualsiasi tipo di dieta visto che i dolci tipici di questo periodo sono tutti fritti.
Un tempo il periodo che precedeva la quaresima pasquale, il carnevale appunto, era quello in cui si poteva trasgredire, dar sfogo alle proprie voglie….di qualsiasi genere, e cedere ai peccati di gola.
E quindi giù con dolci fritti in olio bollente, zucchero a velo, cioccolata, di piccole dimensioni così uno tira l’altro.
Comunque devo dire che il carnevale mi piace, mi è sempre piaciuto, con i suoi colori, i suoi eccessi e la possibilità di fare dei travestimenti e uscire per un po’ dal proprio “ruolo”.

 

 

Da piccola mia mamma mi ha mascherato da ballerina, cappuccetto rosso, clown, orso, pippi calzelunghe con treccine “all’insù”, pacco postale, olandesina, costumi che poi passavano due anni dopo a mia sorella, infatti è buffo guardare le foto e vedere la stessa maschera indossata da me e poi da lei.
Da grande sono andata a qualche festa ma niente di troppo impegnativo, non sono mai andata al carnevale di Venezia perché ho sempre temuto muovermi in mezzo ad una folla di gente enorme e, ora che sono mamma ho trasferito questa passione per il carnevale ai miei bambini.
Amano travestirsi e andare in giro a tirare coriandoli e stelle filanti, in questi giorni si svegliano e chiedono di potersi mascherare anche per andare a scuola.
Purtroppo il meteo non ha aiutato molto ultimamente, ma spero di poterli portare alla sfilata dei carri il prossimo weekend, così potranno sfoggiare le loro mascherine da super eroi ereditate dai cuginetti più grandi.
Comunque di dolci ne hanno invece già mangiati parecchi, e ci sono le prove!

 

 

Dopo i cenci vi propongo le frittelle di riso, per me non è carnevale senza cenci e frittelle e sentire l’odore per casa mi fa venire in mente quando 30 anni fa andando a scuola a piedi passavo di fronte al panificio di Claudia nella strada e i vassoi pieni di dolci che avrei mangiato senza farmi troppi problemi.
La ricetta me l’ha suggerita la mia amica Monica, ma come al solito ho fatto qualche modifica qua e la.
Fiocco ai grembiuli.

 

 

Ingredienti per due bei piatti di frittelle:

– 400 gr di riso vialone nano ( chicco piccolo)
– 500 ml latte intero
– 500 ml acqua
– pizzico di sale
– scorza di limone senza la parte bianca
– 150 gr zucchero semolato
– 1 uovo
– 2 tuorli
– scorza arancia grattugiata
– 2 albumi
– estratto di vaniglia
– olio per friggere
– zucchero semolato per la copertura ( circa 100 gr)

 

 

Come si fanno le frittelle:

Versate in una pentola il latte, l’acqua, le scorze di limone, un pizzico di sale il riso.
Portate a bollore e poi fate sobbollire lentamente fino alla completa cottura del riso, circa 15 minuti.
Mescolate spesso per evitare che il riso si attacchi e bruci sulle pareti e sul fondo della pentola.
Otterrete un riso asciutto e dovrete lasciarlo raffreddare completamente prima di aggiungere altri ingredienti.

 

 

Versate un uovo e mescolate con un mestolo, poi lo zucchero e i due tuorli, infine la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia.
A questo punto potete far riposare in frigo il composto, in modo che il riso si arricchisca di tutti gli aromi, oppure procedere con la ricetta.
Montate a neve fermissima i due albumi e poi inglobateli al riso con movimenti dal basso verso l’alto.

 

 

Scaldate l’olio per friggere e preparate un piatto con della carta assorbente.
Quando l’olio sarà alla giusta temperatura, 170 °C oppure fate la prova immergendo uno stecchino da denti e guardate se inizierà a friggere, prendete due cucchiaini da the e fate delle piccole quenelle passando il composto da un cucchiaino all’altro per compattarlo e dargli una forma rotondeggiante.
Versate la pallina di riso nell’olio bollente e lasciate friggere per pochi minuti ruotandola a metà cottura.
Aggiungete altre palline e friggete tutto, scolate e poi passate le frittelle sulla carta assorbente per rimuovere eventuali residui di olio.
Appena saranno meno calde passatele nello zucchero semolato.

 

 

Servitele tiepide oppure fredde.
Se volete potete aggiungere all’impasto dell’uva sultanina, precedentemente ammollata in acqua e vin santo, poi scolata e asciugata, circa 100 gr, oppure frutti rossi con la stessa modalità e quantità.
Allora buon carnevale a tutti!

 

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