Non mi stancherò mai di scrivere che non c’è una ricetta perfetta per realizzare una pietanza. Perché ognuno di noi ha il suo gusto, i ricordi legati ad un cibo rispetto ad un altro e delle abitudini alimentari molto diverse.
Ma sono assolutamente sicura che non esiste una buona ricetta in nessun caso quando i prodotti per prepararla sono scadenti e di dubbia provenienza.
Sempre più spesso, anche al ristorante purtroppo, ci troviamo di fronte a piatti preparati con tanti, troppi ingredienti per dare sapore alle pietanze.
Crediamo di assaggiare un pesto di basilico, pinoli, pecorino e aglio ma poi facendo attenzione al palato avvertiamo anche altro che con la ricetta originale poco c’entra.
Il problema nasce dalla scelta delle materie prime impiegate nelle preparazioni e la sempre più scarsa mancanza delle territorialità.
Quel gusto provinciale che ha lasciato spazio alla globalizzazione negandoci in questo modo la degustazione di sapori autentici.
Per questo è sempre importante recarsi nei mercati rionali e testare i produttori locali e scoprire le autentiche eccellenze del territorio.
Qui in Italia abbiamo l’imbarazzo della scelta ma anche in Germania non scherzano.
Gli standard qualitativi delle materie prime sono molto rigidi e se i prodotti agroalimentari non li rispettano non possono far accedere gli agricoltori o gli allevatori alle associazioni di settore.
Nel sud della Germania milch.bayern, ad esempio, l’associazione dei produttori del latte della Baviera che lavora circa il 90% del latte prodotto nella regione, valorizza la ricchezza e la bontà casearia della Baviera anche all’estero, comunicando la bontà e la naturalità del latte di grande qualità, i processi produttivi all’avanguardia, gli accurati controlli di filiera e le tradizioni senza tempo che sono alla base dei formaggi bavaresi.
In questo modo latte, yogurt, burro, formaggi teneri e stagionati diventano le eccellenze di un territorio incontaminato e protetto, fatto di alpeggi, prati fioriti, aria pura e acque cristalline.
L’associazione crede nei valori di naturalità, tracciabilità, sostenibilità, ma anche d’innovazione e soprattutto qualità che ritroviamo espressi nel latte della Baviera e nei prodotti derivati.
Insomma un marchio di vera garanzia per noi consumatori sia a livello di genuinità del prodotto ma anche di sapore unico e territoriale della Baviera.
Oggi ho creato per voi una ricetta davvero semplice e che si prepara in pochi minuti con i tomini Rougette da cuocere sulla griglia.
I tomini sono naturalmente senza lattosio e possono essere consumati nella dieta vegetariana.
Inoltre sono comodissimi.
Li trovate chiusi in confezioni singole da 2 pezzi e si conservano in frigorifero a lungo, sempre che riusciate a resistere.
Poi la cottura è davvero semplice, 4 minuti per lato sulla griglia, anche la bistecchiera che abbiamo a casa, e il gioco è fatto.
Fuori restano leggermente crispy e all’interno morbidi e scioglievoli, super cremosi.
Adesso vi mostro come li ho impiegati in questa ricetta, con l’utilizzo del rosmarino che secondo me gli regala un twist davvero interessante.
Fiocco ai grembiuli
PER 6 PANINI:
Per i panini ai 5 cereali e semi
6 g lievito di birra secco
330 g farina
250 acqua
5 g sale
Per la farcitura:
6 tomini Rougette bon fire
2 carote
3 peperoni dolci cornelio rossi e gialli
1 rametto di rosmarino
1 manciata di fagiolini verdi
sale fino
olio evo
Come si prepara questa ricetta:
Sciogliere il lievito nell’acqua.
Aggiungere la farina e iniziare ad impastare.
Quando tutto sarà ben amalgamato aggiungere il sale e lavorare sul piano.
Formare una palla e lasciar lievitare 6/7 ore, fino al raddoppio.
Riprendere l’impasto, dividerlo in 5 panetti di circa 100 g l’uno.
Formare i panini e lasciarli in teglia lasciando spazio per la lievitazione.
Dopo circa 1 ora e mezza, incidere leggermente la superficie e cuocere in forno a 200° per 10/15 minuti.
Tagliate i peperoni ed eliminate il picciolo, i semi e le parti bianche interne.
Con un coltello affilato ricavate dei fiammiferi di circa 10 cm di lunghezza e ½ di spessore.
Pelate la carota poi col pelapatate formate dei riccioli molto sottili ed immergeteli in acqua fredda.
Eliminate l’estremità dei fagiolini poi cuoceteli in abbondante acqua salata per circa 6 minuti.
Scolateli e passateli in acqua fredda.
Scaldate bene la griglia e tagliate il pane a metà.
Scavate con le mani la parte bassa in modo che possa accogliere successivamente il tomino.
Condite con olio e sale la mollica e passate il pane qualche minuto sulla griglia perché possa scaldarsi.
Cuocete il tomino 4 minuti per lato abbassando leggermente la fiamma sottostante.
Tritate finemente il rosmarino e tenetelo da parte.
Posate il fondo del pane sul piatto diportata e disponete all’interno il tomino caldo.
Con un coltello incidete una croce in modo che si veda il ripieno morbido e cremoso.
Aggiungete i bastoncini di peperone e fagiolini, i riccioli di carota precedentemente scolati e tamponati e infine spolverate con il rosmarino.
Servite subito con anche la cupola del panino ai 5 cereali in modo che il commensale possa decidere se gustarlo insieme e immergendolo nel tomino stesso.
RICETTA SPONSORIZZATA