GNOCCHI DI PANE RAFFERMO SU SUGO DI CACCIUCCO

Da quando il libro ” a scuola di food design” è uscito in libreria sono successe numerose cose.
Quando lo stavo scrivendo non avevo minimamente idea di tutte le esperienze che avrei fatto grazie a lui e sopratutto di quante nuove persone avrei incontrato.
Appassionati di cucina che seguivano il mio blog, follower di instagram, chef….si anche loro con alcuni che mi hanno riempito di complimenti e altri che mi hanno criticato per aver svelato troppi segreti di cucina, curiosi, studenti degli istituti alberghieri con i loro insegnanti, proprietari di negozi  e scuole di cucina, critici enogastronomici, conduttori tv, conduttori radio e redattori di riviste.
Tra loro c’è stato Antonio della rivista “CasAntica” che, avendo avuto la soffiata dell’uscita del mio libro da Alessia, una sua collaboratrice e mia follower affezionata su ig, mi chiese di preparare una ricetta per la rubrica intitolata “Il recupero è servito”.

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

 


La rivista CasAntica si occupa di casali e ville curati ed elegantemente ristrutturati e la rubrica dove avrei dovuto comparire proponeva parallelismi fra i materiali e la cucina di recupero (quella basata sugli ingredienti che sono già in dispensa o in frigorifero).
Ci sono molte affinità fra i due campi d’azione: la dimensione “domestica”, una creatività affine, l’abilità nel far tesoro di preesistenze e quantitativi vincolanti, gli equilibri, gli aspetti estetici.
In cambio avrei ottenuto una bella recensione del mio libro dalla penna del vicedirettore Antonio.
L’articolo è uscito pochi giorni fa nel numero di Marzo Aprile di CasAntica e devo dire che ne sono rimasta molto soddisfatta e felice.

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

 


Antonio ha riempito 3 pagine di complimenti a me rivolti, facendomi arrossire più volte durante la lettura, perché non riesco a immaginare che ci siano persone che apprezzino così tanto il mio lavoro anche senza conoscermi.
E’ un pò come veder riconosciuto il proprio impegno e i propri sacrifici.
La ricetta che ho scelto per l’occasione sono degli gnocchi di pane raffermo sul sugo di cacciucco.
La scelta di questa ricetta è stata abbastanza immediata perché, oltre ad essere di recupero, mi ricordava la mia infanzia, le mie radici, la mia città e la mia nonna, quella che mi ha dato le prime lezioni di cucina.
E’ stato un pò come se si chiudesse il cerchio, come tornare indietro velocemente e apprezzare maggiormente il percorso fatto fino ad adesso, riconoscere finalmente di aver avuto una buona idea e aver scritto un buon libro.
Questo è quello che conta per me e spero di poterne presto scrivere altri.
Fiocco ai grembiuli

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

 


Ingredienti per 4 persone:

Per gli gnocchi:
100 gr pane raffermo
90 ml acqua
20 gr parmigiano grattugiato
1 uovo
100 gr farina 00
prezzemolo
sale
pepe
Per il sugo di cacciucco:
100 gr di seppie, totani e moscardini
200 gr di pesce ( gallinella, palombo, cappone)
50 gr gamberetti sgusciati
8 cozze
peperoncino
brodo di pesce (carota, sedano, cipolla, 1L acqua, poco sale, teste e lische dei pesci)
4 foglie di salvia
1 spicchi di aglio in camicia
2 cucchiai di concentrato di pomodoro (oppure una tazza di passata di pomodoro)
1/2 bicchiere di vino bianco
3 cucchiai di olio evo
sale quanto basta

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

 


Come si prepara questo piatto di recupero:

Mettete subito sul fuoco una pentola con dentro gli ingredienti per il brodo di pesce e intanto dedicatevi alla pulizia del pesce.
Squamate, togliete le interiora, le pinne, ai pesci e sfilettate poi buttate le teste con la lische nel brodo.
Cuocete tutto per circa 45 minuti non appena inizia a bollire.
Intanto, in una pentola con i bordi alti, versate l’olio e fatelo scaldare sotto la fiamma prima di aggiungere l’aglio, la salvia e il peperoncino.
Lasciate andare per qualche minuto a fuoco basso e poi versate i moscardini, le seppie e i totani tagliati a pezzetti.
Cuocete a fuoco medio per pochi minuti e poi aggiungete il vino, sfumate e aggiungete il concentrato di pomodoro.
Con un passa verdura triturate le teste e le lische cotte nel brodo e raccogliete il liquido denso che andrete ad aggiungere al pomodoro.
Aggiungete 2 mestoli di brodo ai moscardini , seppie e totani e fate cuocere per 20 minuti circa, regolando si sale se sarà necessario.
Togliete eventuali lische rimaste intrappolate nei filetti dei pesci che avevate pulito precedentemente, tagliateli a pezzi non troppo piccoli e aggiungeteli alla zuppa.
Cuocete per circa 5 minuti senza mescolare troppo e infine versate i gamberi, privati della testa e dei gusci e infine le cozze.
Spegnete il fuoco e lasciate coperto per 5 minuti.

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

 


Mettete il pane a cubetti nell’acqua e quando si sarà ammollato aggiungete il prezzemolo tritato, il parmigiano grattugiato, l’uovo, il sale e il pepe.
Mescolate e poi aggiungete la farina ricavando un impasto omogeneo.
Spolverate il piano di farina e poi formate dei lombrichi di impasto.

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

 


Tagliate gli gnocchi con un coltello e poi schiacciateli leggermente con una forchetta.
Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata.
Versate la zuppa dentro una fondina e poi unite gli gnocchi di pane.
Condite con un filo d’olio a crudo e servite subito.
Questa volta voglio consigliarvi anche un vino di un amico per gustare questo primo piatto.

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

 


E’ il Grignolino dell’azienda agricola Vicara, l’acronimo dei cognomi delle tre famiglie (Visconti – Cassinis – Ravizza) che dal 1992 hanno deciso di unirsi con l’immenso obiettivo di valorizzare il Monferrato e la sua millenaria tradizione vitivinicola.
il Grignolino è una varietà di primaria importanza nel patrimonio vitivinicolo piemontese che ha avuto fortune alterne.
Nel 1800 era considerato un grandissimo vino insieme a notissimi Barolo e Barbaresco tant’è che era bevuto da re, papi e grandi industriali.
Poi ha avuto una brusco calo causato dall’immigrazione che in Monferrato, zona elettiva di questo vitigno, si è avuta ad inizio secolo scorso.
Oggi invece grandi guide come il Gambero rosso lo hanno premiato per 2 anni di fila con i TREBICCHIERI ed è esportato su 3 continenti, Europa, America ed Asia.
C’è insomma un ritorno di attenzione straordinario dovuto anche alla facilità di abbinamento che questo vino permette ai grandi chef.
Gli abbinamenti con il Grignolino sono infatti davvero variegati.
L’acidità, la tannicità e il suo corpo elegantissimo, permettono infatti di abbinarlo facilmente ad ogni cucina.
È indubbiamente un vino gourmet, trasversale che si abbina benissimo con la cucina tradizionale piemontese in primis vitello tonnato, salame cotto e la frittura mista piemontese, ma anche benissimo con piatti di pesce!

 

gnocchi di pane raffermo su cacciucco

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