MARITOZZI CON LA PANNA DI MONTERSINO

Ci credete che la scorsa settimana ho girato in lungo e in largo le pasticcerie nel raggio di qualche km da casa mia in cerca di maritozzi ma nessuno li aveva?
E questo non perchè avessi fatto tardi e li avessero terminati ma poichè non li avevano neppure fatti.
In effetti questo super pasticcino non è molto in voga a Firenze mentre in altre regioni, come il Lazio, è un must quasi come il cornetto con il cappuccino.
A Roma una volta ho anche assaggiato la versione salata ( stessa ricetta della pasta brioche del maritozzo ma con ripieno di burrata e alici o pomodorini confit, ma anche gamberi bottarga e zest di lime) perchè i maritozzi sono diffusissimi e non si mangiano solo la mattina a colazione ma anche come aperitivo.
Visto che avevo voglia di maritozzo con la panna ho deciso di prepararmene qualcuno a casa seguendo la ricetta del maestro Montersino, così ero sicura che non avrei sbagliato e il risultato sarebbe stato ottimo.
Infatti così è stato!

 


maritozzo con la panna di montersino

 


Girovagando tra le varie pagine del web alla ricerca di trucchi e consigli ho scoperto un sacco di curiosità di questo dolcetto opulento e ricco.
Intanto le origini, che lo fanno risalire niente di meno che all’antica Roma quando le donne preparavano delle pagnotte zucherose e ripiene di uvetta per sostentare i braccianti durante le loro giornate di lavoro nei campi.
Nel medioevo invece, durante il periodo di quaresima, questo dolce veniva consumato come piccolo strappo alla regola del digiuno.
Il nome singolare di “maritozzo” invece deriva dalla ben più nota parola marito per due motivi.
Il primo perchè in passato, nei piccoli borghi laziali, c’era la consuetudine di far portare dal promesso sposo questo dolce in dono alla ragazza che voleva sposare il primo venerdì di marzo.
Questo lievitato aveva sopra una decorazione di zucchero a forma di 2 cuori trafitti e all’interno nascondeva un anello di fidanzamento.
Il secondo perchè, sempre secondo un’usanza dell’epoca, le ragazze da marito preparavano queste pagnottelle dolci nella piazza del loro paese per provare a conquistare i giovani più belli deliziando il loro palato.

 


maritozzo con la panna di montersino

 


E’ sempre affascinante scoprire i segreti dei dolci senza tempo e capire che sono nati con uno scopo preciso, fosse questo di rifocillare i contadini o conquistare la persona amata.
Infatti sono molto diversi rispetto a quelli che sono stati inventati dall’abilità dei pasticceri, è come se mangiandoli si percepisse tutte le emozioni e la storia che ci sono dietro.
Pensate alle crostate, ai biscotti, ai ciambelloni, le torte da forno e le pizze dolci.
Basta addentarle per sentire il profumo di casa, di focolare e di nonne intente alla preparazione.
Sono felice di aver avuto voglia di “maritozzo” sennò anche tutte queste storie non sarebbero venute alla mia attenzione e non avrei assaggiato una delizia simile!
Se invece volete una tipica ricetta salata laziale vi basterà cliccare qui.
Fiocco ai grembiuli

 


maritozzo con la panna di montersino

 


Ingredienti per circa 12 maritozzi:

280 gr farina manitoba
45 gr latte intero
8 gr lievito di birra
100 gr uova ( circa 2)
100 gr burro
45 gr zucchero semolato
8 gr miele
4 gr rhum bianco
scorza di limone grattugiata
5 gr sale fino
200 gr panna fresca
60 gr zucchero a velo
1 uovo e 2 cucchiai di panna fresca

 


maritozzo con la panna di montersino

 


Come si preparano i maritozzi con la panna:

Versate nella planetaria la farina setacciata insieme al lievito di birra precedentemente sciolto nel latte a temperatura ambiente.
Cominciate a impastare con la foglia e poi aggiungete 1 uovo alla volta insieme allo zucchero, il miele, il rhum e la scorza di arancia.
Fate girare la planetaria, a circa 90 giri al minuto, per circa 10 minuti.
Pian piano l’impasto si attaccherà alla foglia e a staccarsi dalle pareti della ciotola.
A quel punto potrete unire il burro gradualmente a piccoli fiocchi fino all’esaurimento.
Fermate la planetaria e togliete dall’interno l’impasto posandolo in una ciotola leggermente oliata in modo che non si attacchi alle pareti, verificando prima che si sia formato il velo, come potete vedere nella foto sottostante.
Coprite con la pellicola e fate raddoppiare l’impasto a temperatura ambiente ( a me sono servite circa 3 ore).

 


maritozzo con la panna di montersino

 


Premete poi l’impasto con le mani e fatelo sgonfiare poi coprite con pellicola e passatelo in frigorifero per 3 ore.
Passato questo tempo spolverate con la farina un piano e con un mattarello appiattite l’impasto dello spessore di 1 cm.
Con un coppapasta di circa 5 cm ricavate dei cerchi di pasta poi con il palmo della mano ricavate delle palline che allungherete leggemente in modo da dargli una forma ovaleggiante.
Disponetele sopra una teglia coperta da carta forno distanziate tra loro.
Coprite le palline con la pellicola e poi fatele lievitare in forno che avevate precedentemente scaldato per 30-40 secondi a 50°C.
Quando le palline saranno raddoppiate emulsionate l’uovo con la panna e con questo liquido spennellate la loro cupola.
Accendete il forno a 180°C in modalità ventilato e quando caldo infornate per circa 15 minuti i maritozzi.
Quando saranno belli colorati sfornateli e lasciateli raffreddare prima di tagliarli a metà.

 


maritozzo a lunga lievitazione del maestro montersino

 


Montate la panna fresca con 40 gr di zucchero a velo e poi trasferite tutto in una sac a poche con bocchetta liscia o rigata in base al decoro che vorrete ottenere.
Farcite i maritozzi poi spolverateli con ulteriore zucchero a velo.
Potete conservare i maritozzi non farciti per circa 2 giorni in un contenitore con il tappo a temperatura ambiente e poi farcirli sul momento.
Se invece li farcite si conservano in frigorifero per lo stesso tempo in un contenitore con il tappo per evitare che assorbano gli odori.

 


maritozzo con la panna di montersino

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