GITA IN VIGNA ALLA TENUTA FERTUNA

Due settimane fa sono partita alla volta di Grosseto e precisamente a Gavoranno nella Tenuta Fertuna, un’azienda fondata nel 1997 impegnata nella produzione di vini, olio extra vergine IGP e cereali delle migliori qualità.
Questa zona, un tempo culla di civiltà etrusco e poi romana, testimonia che fin dal passato era riconosciuta come luogo ideale per vivere, lavorare la terra e progredire grazie alla ricchezza del posizionamento territoriale.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


La parola Fertuna deriva da “fertilità” e “fortuna” ed ha come simbolo una croce.
La Tenuta si estende su una superficie di 145 ettari e all’interno si trova il complesso aziendale composto dalla Villa ( di impianto novecentesco), la Cantina modernamente accessoriata e Rimessa agricola dove vengono conservate tutte le moderne attrezzature utilizzate per un’efficiente gestione viticola.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


L’ordinamento colturale di Tenuta Fertuna ad oggi prevede 50 ettari di vigneto autoctono, 10 ettari di oliveto e 40 ettari di cerealicoltura investiti nella coltivazione di particolari varietà da pastificazione.
Nelle vigne vengono coltivati il Sangiovese, il Cabernet-Sauvignon, il Syrha e il Merlot.

 


viaggio nella Tenuta Fertuna

 


I vini vengono prodotti secondo le linee guida tradizionali in un ambiente pulito e gestito efficacemente.
La prima fase è l’eliminazione dei raspi, i rametti che tengono i chicchi d’uva attaccati alle viti, poi segue la pigiatura che, a differenza di come si faceva un tempo cioè con i piedi, viene effettuata da una macchina con i rulli di gomma.
Per i vini rossi si lasciano buccia e semi nei serbatoi a fermentare mentre per i bianchi vengono tolti.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


Tenuta Fertuna produce l’unico vino bianco Sangiovese vinificato in bianco, cioè eliminando bucce e semi prima della fermentazione e la maturazione con dei lieviti selezionati, che si chiama “Droppello”, dal sapore morbido rotondo ma fresco, il cui nome evoca le copertine che venivano messe sulle schiene dei cavalli, ideale per accompagnare piatti di pesce, formaggi freschi e carne bianca.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


I vini rossi restano in fermentazione per circa 1 settimana e poi grazie all’uso delle presse, vengono divisi da semi e buccia che partono per le distillerie, si ricava il mosto che ha solo l’1% di alcool e un profumo delizioso.
Il mosto viene ossigenato e poi passato nelle botti di rovere dove, in base al vino da produrre, riposerà tra i 3 e i 12 mesi.
Le botti di rovere vengono fatte con assi accoppiate che vengono fatte inarcare dal vapore e poi unite ai lati con dei ferri concentrici.
Sopra e sotto vengono chiuse con tappi da assi dritte i infine sono tostate all’interno per donare in modo naturale l’aroma di caramello, vaniglia e tabacco al vino.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


Quando il vino sarà pronto verrà imbottigliato e chiuso sottovuoto con un tappo di sughero.
Successivamente ci sarà un periodo di riposo, chiamato affinamento in bottiglia, in cui il vino assumerà un tocco vellutato e si profumerà di quegli aromi secondari che gli daranno eleganza e complessità.
Infine si procederà con l’etichettatura.
I vini rossi della Tenuta Fertuna sono il Pactio il Lodai e il Messiio, vini corposi adatti per accompagnare piatti di carne, selvaggina e formaggi stagionati.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


Per il vino bianco invece ha una fermentazione a 14°C che dura circa un mese nei serbatoi, poi viene eliminata la feccia grossolana, cioè i lieviti morti che decadono sul fondo, e si mantiene quella fine perché donerà valore al vino.
Per S. Valentino si elimineranno tutte le particelle pesanti e si procederà con l’imbottigliamento.

 


gita nella vigna di tenuta Fertuna

 


Devo dire che fino ad oggi ero abbastanza ignorante riguardo alla produzione del vino e questa esperienza mi è piaciuta particolarmente perché ho imparato un sacco di cose che non sapevo.
Credo che apprezzerò maggiormente anche l’aroma e il profumo dei vini che assaggerò.
Il padrone di casa, Paolo, ha guidato noi food blogger Roberta, Germana, Eleonora, Vatinee e Anna alla scoperta di questa azienda vinicola, svelandoci aneddoti e qualche segreto per una vinificazione a regola d’arte.
Ma l’esperienza più particolare è stata la pigiatura dell’uva con i piedi, una sensazione particolare, piacevolissima, con quel profumo dolce che arriva subito insieme agli schizzi rossi che bagnano i piedi.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


Uscendo ho avuto la possibilità di imprimere la forma dei miei piedini minuscoli su di una tela personalizzata che conserverò gelosamente.
La sera, con le altre ragazze invitate, abbiamo presenziato ad una cena presso il Ristorante “Amorvino” che si trova al piano terra della Villa della Tenuta Fertuna gustando deliziosi piatti accompagnati dai vini rossi.

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 

viaggio nella Tenuta Fertuna

 


Ringrazio ancora Paolo per l’ospitalità e vi invito a provare questi vini davvero ottimi made in Tuscany.

 


viaggio nella Tenuta Fertuna

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