LA PARIGINA CHE MI PORTA INDIENTRO

Il mio amore per Parigi, chi mi segue con assiduità, lo sa quanto sia sconfinato.
Avendo vissuto in quella meravigliosa città per un periodo della mia vita, non da turista ma proprio come abitante, mi ha permesso di conoscerne luoghi nascosti, segreti, meravigliosi e magici con calma e lentezza.
Ci sono angoli di Parigi che non si trovano sulle guide che sono così romantici e stupendi da perdere il fiato.
Li ho scoperti camminando.
Mettevo al collo la mia reflex, ai tempi non digitale ma con il classico rullino, e partivo dalla mia casa in Rue d’Abukir a piedi in cerca di dettagli e scorci da fotografare.
Ci sono stati giorni che tornavo indietro distrutta e, nonostante i miei 20 anni, con un mal di schiena da paura perché arrivavo a camminare anche 30-40 km fino a sera.

la parigina angela simonelli


Non so quante foto ho scattato, quanto ho speso dal fotografo per far sviluppare i rullini, che adesso riempiono 3 album che tengo nella libreria del salotto.
Spesso li apro e mi scappa sempre un sorriso, mi rivedo giovanissima e acerba, con questo progetto in testa che mi faceva trovare la forza di mettermi in moto per ore, alimentando il mio sguardo di bellezza e stupore ogni volta.
Non mi recavo solo a visitare musei o monumenti, anzi, cercavo di infilarmi in quelle stradine nascosta e talvolta nei cortili quando riuscivo ad entrare nei portoni con i codici seguendo una persona.
Un’altra cosa che mi guidava era il cibo e il suo profumo.
Spesso sentivo l’odore di qualcosa che mi conduceva in boulangerie nascoste e pasticcerie dalle vetrine in legno e vetro.
Il burro, il formaggio e il cioccolato fuso sono le fragranze che più mi ricordano Parigi insieme all’odore acre dei freni e del riscaldamento della metro.

la parigina angela simonelli


Mi manca tanto quel periodo, sia per l’opportunità che ho avuto di conoscere una delle città più belle del mondo, sia per quell’aria che respiravo ogni giorno tra arte, cultura, fotografia, natura e ovviamente cibo.
Tutto questo per introdurre la ricetta di oggi super sfiziosa: le parigine.
A differenza di quanto si potrebbe pensare questa non è una ricetta francese ma napoletana e con Parigi non c’entra niente.
Spesso in cucina abbiamo ricette che hanno nome che strizza l’occhio a località straniere ma che poi sono nate nella nostra bella Italia.
“Pa-regina” ….cioè per la regina, la Sovrana delle due Sicilie, alla quale fu dedicata questa ricetta da due cuochi francesi che lavoravano alla corte dei Borboni che, a pensarci bene, è un mix di Italia e Francia perché è una pizza rustica con base di pasta lievitata, farcita di prosciutto cotto, pomodoro e provola, coperta da pasta sfoglia al burro.

la parigina angela simonelli

Ingredienti per la pasta pizza di base teglia 30×40 cm:

  • 200 g farina 00
  • 200 g farina manitoba
  • 320 g acqua
  • 2 g lievito di birra fresco
  • 10 g olio evo
  • 8 g sale fino
  • 5 g zucchero semolato

Per completare la ricetta:

  • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare da 230 – 250 g pronto o seguendo la mia ricetta
  • 1 tuorlo
  • 200 g passata di pomodoro
  • 1 pizzico di sale
  • 150 g prosciutto cotto sgrassato a fette sottili
  • 250 g provola fresca
la parigina angela simonelli

come si prepara la parigina:

Per prima cosa, la sera prima, bisogna preparare la base di pasta per la pizza.
Versate le farine setacciate in una ciotola con lo zucchero, l’olio e il lievito sciolto in acqua.
Lavorate brevemente gli ingredienti con un cucchiaio poi unite il sale e iniziate a impastare per circa 5 minuti ( potete procedere a mano o con la planetaria con montata la foglia).
Coprite l’impasto dentro una ciotola con della pellicola e lasciate a temperatura ambiente per circa 8 ore fino a 22 gradi di temperatura, diversamente i tempi si ridurranno fino a 6 ore, in modo che triplichi di volume.

la parigina angela simonelli


Il mattino seguente versate l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e piegate l’impasto con le pieghe del secondo tipo, come in questo articolo, in modo che non risulti più appiccicoso e perfettamente incordato.

la parigina angela simonelli


Dopo di che ungete una teglia da forno con olio evo e stendete l’impasto con le mani oleose senza strapparlo, fino ai bordi.
Coprite con pellicola e fate lievitare a temperatura ambiente per circa 1 ora.
Mettete sulla pasta la passata di pomodoro lasciando libero un piccolo spazio lungo tutto il bordo.
Adagiate le fette di prosciutto in modo da coprire tutta la superficie e poi affettate la provola a fette molto sottili.

la parigina angela simonelli


Accendete il forno a 200°C in modalità statico.
Coprite con la provola e infine sistemate sopra il rettangolo di pasta sfoglia.
Se risulta troppo piccolo potete spianarlo leggermente con il mattarello e farlo combaciare con la dimensione della teglia.
Con una forchetta serrate i bordi in modo da non far uscire il ripieno poi bucherellate la sfoglia con i rebbi.

la parigina angela simonelli


Spennellate la superficie con il tuorlo d’uovo sbattuto e poi infornate per 15 minuti nella parte più bassa del forno e per altri 25 minuti a metà altezza per dorare la sfoglia.
Infine sfornate e lasciate intiepidire prima di tagliare e servire.
La parigina è ottima anche fredda o tiepida ma anche semplicemente riscaldata al microonde.
Potete prepararla e surgelarla per poi rigenerarla alla massima temperatura in forno per 3-4 minuti ed averla come appena fatta.
Si conserva a temperatura ambiente per 2 giorni coperta da pellicola alimentare.

la parigina angela simonelli

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