LA FOCACCIA CHE MI HA SALVATO

Sono riconoscente a questa focaccia, la stessa che ho impastato il primo giorno che sono dovuta restare a casa per questo look down, ormai 39 giorni fa….un’infinità di tempo fa, che sembra passato un secolo.
Ricordo perfettamente che mai e poi mai avrei potuto immaginare quello che sarebbe successo dopo e che i giorni avrebbero cominciato ad aggiungersi, pesanti e lunghi uno dopo l’altro, decreto dopo decreto.
Che le notizie alla tv sarebbero diventate difficili da ascoltare e che un’eco lontano sarebbe diventato assordante nel giro di poche ore.
Ero anche ingenuamente un pizzico elettrizzata all’idea di poter passare un pò di tempo con i miei figli come non facevo da non so quanto, quegli istanti preziosi che bramavo da mesi, desideravo più di ogni altra cosa.
Quanto lavoro avevo accumulato per riuscire a realizzare quel desiderio che quasi non ci credevo.

 

focaccia

 


Poi i nostri pomeriggi si sono allungati inesorabilmente, i compiti che arrivavano sul drive e i video di inglese da vedere più e più volte hanno cominciato a pesare e i balletti a tempo di musica hanno lasciato spazio a musi più lunghi e spesso litigi.
Loro si presero un pò di spazio per giocare ai video game o chattare con i loro amici ed io mi infilai di nuovo in cucina, con la musica accesa fissa che non mi facesse pensare ad altro.
Poi la chiusura dell’azienda per la quale lavoro, il silenzio, l’immobilità e la paura di quanto questo avrebbe pesato a livello economico, l’incertezza stridente di non sapere come fare ad arrivare a pagare il mutuo, le bollette e la spesa.
Non è stato semplice e non lo è neppure adesso, che la situazione sembra stabilizzarsi e si comincia ad annusare aria di cambiamento, far fronte a tutti questi pensieri travolgenti.
Eppure una semplice focaccia un pò mi ha salvato.

 

focaccia

 


Sono grata a questa passione per la cucina che ho coltivato in questi anni perché, ancora una volta, mi ha dato modo di pensare di potercela fare nonostante tutto, che posso provare a combattere anche contro questo maledetto virus e le sue conseguenze.
Un pomeriggio Barbara di Barilla mi chiamò al telefono per chiedermi di registrare due dirette per loro e in una di queste avrei dovuto preparare proprio questa focaccia.
Ascoltando con l’orecchio questa loro idea mi ritrovai a piangere, felice per questa nuova opportunità di lavoro e speranza.
Per questo oggi sono qua, a raccontarvi e spiegarvi passo passo come si prepara, perché spero di restituirvi un pò di quella serenità che ho avvertito io passando le dita sopra la superficie per creare i famosi buchetti, che sono un pò l’impronta digitale del cuoco che l’ha preparata.
Le pieghe e i giri della planetaria mi hanno quasi ipnotizzata e calmata.
Certo poteva venire meglio, la lievitazione essere più alveolata, ma c’è sempre tempo per imparare e migliorarsi, e a mio avviso e sicuramente nei miei ricordi resterà la focaccia più buona del mondo.
Fiocco ai grembiuli.

 

focaccia

 


Ingredienti per 2 teglie 30×40 cm:

650 gr farina 0
400 ml acqua
40 gr olio evo
1 cucchiaio di zucchero
15 gr sale fino
1 cubetto di lievito di birra fresco ( oppure 7 gr secco)
Per la salamoia:
80 ml acqua
40 gr olio evo
12 gr sale fino

 

focaccia

 


Come si prepara la focaccia:

Versa nella ciotola della planetaria l’acqua con l’olio e mescola brevemente.
Aggiungi tutta la farina, lo zucchero e il lievito di birra sbriciolato e poi inizia a impastare con il gancio.
Dopo poco unisci il sale e procedi l’impastamento per circa 10 minuti fin quando si comincerà a staccare dalle pareti della ciotola.
Ovviamente questo impasto può essere fatto anche a mano senza utilizzare una planetaria.

 

focaccia

 


Ungete leggermente il tavolo e versateci sopra l’impasto arrotolandolo leggermente con le mani.
Copritelo con la cupola della planetaria e lasciatelo puntare per 15 minuti.
Con un pennello ungete bene le teglie anche sui bordi interni.
Dividete l’impasto in due parti tagliandolo con un tarocco.
Assottigliate delicatamente l’impasto con le mani poi fate una piega a 3 per ciascun pezzo.

 

focaccia

 


Trasferite l’impasto sopra ciascuna teglia e ungetelo leggermente con le mani in modo che non formi la pelle.
Mettete le teglie in forno per 1 ora lasciando la lucetta accesa.
Successivamente stendete l’impasto dentro le teglie in modo da coprirle completamente, salate la superficie e poi fatela lievitare altri 40 minuti a temperatura ambiente.

 

focaccia

 


Create la salamoia mescolando l’acqua con il sale e l’olio.
Ungete leggermente le mani e poi formate i buchi schiacciando la superficie della focaccia e infine versate sopra generosamente la salamoia.
Lasciate lievitare altri 60 minuti e infine infornate a 240°C per 15 minuti nella parte bassa del forno.

 

focaccia

 


Sfornate e staccate subito la focaccia dal fondo della teglia e lasciatela intiepidire leggermente inclinata.
La focaccia si conserva per 2 giorni al massimo a temperatura ambiente in un contenitore con il coperchio.
Potete congelarla nei sacchetti in plastica o coperta da pellicola per poi rigenerarla in forno alla massima temperatura per 3 minuti.

 

focaccia

2 commenti su “LA FOCACCIA CHE MI HA SALVATO”

  1. Ciao, sono Silvia, seguo con piacere la tua rubrica, fatta di tanti consigli, spunti e riflessioni quotidiane e dalla simpatia dei tuoi 3 muffin…avanti tutta ,passerà questo periodo …buona giornata.

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