LA SCHIACCIATA CROCCANTE FUORI E MORBIDA DENTRO

Sto partecipando a vari contest su internet e per portare le mie ricette tra le più votate devo chiedere sempre aiuto ai miei amici internauti e non di cliccare sulle mie foto culinarie.

Questo sistema, che dal punto di vista del marketing è impeccabile, crea non pochi problemi perché ogni volta per avere un piccolo voto devo promettere di riscattarmi con dolci fatti da me, inviti a
cena con super cena home made, e poi ci sono i miei colleghi di lavoro, tutti maschi che amano il salato.
Questa volta per votare le ricette per tutto un mese hanno chiesto in riscatto una teglia di schiacciata da portare domani in ufficio, pena assegnazione di voti a caso per gli altri concorrenti del contest

Così ieri pomeriggio, anche se avevo poca voglia, mi sono sacrificata per la buona causa e ho fatto l’impasto per la schiacciata che oggi consegnerò nelle mani dei piccoli ricattatori a lavoro.
Fiocco ai grembiuli
Intanto comincio col dirvi che ho iniziato ad impastare verso le 15 e le schiacciate erano pronte per le 20.

La ricetta è collaudata, la focaccia croccante del maestro Adriano Cortinisio, non potevo permettermi
di sbagliare o sperimentare, così l’ho seguita alla lettera, ed ho fatto bene perché è venuta davvero squisita e oggi conquisterò un sacco di voti al mio contest.

Se non avete la semola potete usare anche tutta farina, ma è la semola di grano duro che conferirà colore, migliore conservabilità e croccantezza alla vostra schiacciata.
Ingredienti per due teglie di schiacciata 30 x 40
cm:
– 250 gr farina 00
– 100 gr farina 0
– 350 gr semola rimacinata ( proteine 12%)

– 560 gr acqua
– 25 gr olio evo
– 16 gr sale
– 7 gr lievito di birra fresco
– 1 cucchiaino di malto
– Olio e sale per la superficie
della schiacciata

Come si prepara la schiacciata:

 

Prendiamo 250 ml di acqua tiepida versiamola nella ciotola dell’impastatrice e sciogliamoci il malto, il lievito di birra e la farina 00 setacciata, mescoliamo con la forchetta giusto il tempo che la farina assorba l’acqua e poi copriamo con la pellicola per circa 1 ora e 30 minuti, fino a quando l’impasto sarà raddoppiato di volume.
Uniamo poi  i restanti 310 ml di acqua a temperatura ambiente e circa 300 gr di farina 0 mescolata con la semola, entrambe setacciate.

Facciamo partire la planetaria con la foglia K e quando la farina avrà assorbito l’acqua aggiungiamo il sale, senza spegnere la macchina, e dopo poco la farina restante, lasciando da parte 4 cucchiai di farina.

Continuiamo a far andare la macchina per 5 minuti, uniamo gli ultimi cucchiai di farina e aumentiamo la velocità fino al n.2 e aspettiamo che l’impasto si attacchi tutto alla foglia ( cioè si incordi), ci vorranno circa 8 minuti.
Iniziamo ad aggiungere l’olio a cucchiaini un cucchiaino alla volta e ogni 3 cucchiaini fermare la macchina, togliere la pasta dalla foglia con una spatola e, sempre con la spatola, ruotare l’impasto di 180 °, in modo che la parte di pasta che era a contatto con la ciotola adesso sia a vista.
Fate ripartire la macchina e in pochi secondi ritornate alla velocità 2 e aggiungete altri 3 cucchiaini di olio. Ribaltate di nuovo l’impasto e procedete come spiegato sopra fino alla fine dell’olio previsto dalla ricetta.
Smontiamo la foglia K e mettiamo il gancio, torniamo a velocità 1 e ½ in pochi secondi e poi spegniamo.
Stacchiamo l’impasto dal gancio, ribaltiamo ancora, e rifacciamo partire la macchina fino a ritornare a velocità 1 e ½.
Ripetiamo questo passaggio fino a quando l’impasto di staccherà bene dalla ciotola e risulterà liscio.
Stacchiamo per l’ultima volta l’impasto e mettiamolo a lievitare per un’ora in una ciotola, leggermente unta all’interno, alla temperatura di 24/26 °C, coperta da pellicola.
Passato questo tempo spolveriamo con della semola una spianatoia, versiamo l’impasto sopra e dividiamolo con la spatola in due parti.
Poi facciamo le pieghe a tre sui due impasti ottenuti.
Lasciamo riposare i due pezzi sotto la ciotola per circa 15 minuti e poi, un pezzo alla volta, cerchiamo di stenderli con le mani, senza usare il mattarello, prendendo i lembi esterni della pasta e con le
mani sotto si cerca di distendere per ottenere la forma della teglia.
Ungiamo la teglia con olio e trasferiamo la pasta. Con l’aiuto delle dita cerchiamo di coprire tutta la teglia, cercando di non rompere le bolle d’aria che si saranno formate nell’impasto durante la lievitazione.
Copriamo con pellicola e mettiamo a lievitare per 30 minuti a 28°C, ovvero nel forno spento ma con lucina accesa. Facciamo la stessa cosa anche per il secondo pezzo di pasta.

 

Passato questo tempo scopriamo dalla pellicola e versiamo l’olio e il sale e con le mani li spalmiamo su tutta la superficie della pasta stesa. Ricopriamo con la pellicola e mettiamo la teglia in frigo.
Stessa cosa facciamo con l’altra teglia.
Accendiamo il forno al massimo e dopo 30 minuti inforniamo la prima teglia sul fondo del forno, senza utilizzare la griglia,
per 10 minuti, poi trasferiamola in alto e lasciamo andare altri 3-4 minuti fino a quando la superficie risulterà dorata.
Sforniamo e ruotiamo subito la schiacciata sulla teglia.

Facciamo la stessa cosa anche con la teglia che era rimasta in frigo.
Se non volete mangiare le due teglie di schiacciata
potete farle raffreddare e poi congelarle coperte da pellicola. Quando vorrete guastarle vi basterà toglierle dalla pellicola e passarle nel forno alla massima temperatura per 4 minuti , saranno come appena fatte.

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