Se penso al 2020 c’è una sola parola che mi viene in mente e no….non è coronavirus, non è lockdown, non è quarantena e neppure vaccino, non è mancanza, non è solitudine, non è serie tv e nemmeno dirette su instagram, non è “andrà tutto bene” e neanche “state a casa”, non è coda, non è mascherina, non è disinfettante, non è paura o pandemia mondiale……ma è ansia!
Non l’avevo mai sentita e provata così forte in 42 anni di vissuto neppure troppo semplice eppure, nonostante tutto e spesso tutti, avevo sempre trovato un gancio in mezzo al cielo per tornare su, vuoi per la rabbia, vuoi per la disperazione, vuoi per quella enorme voglia di vivere che ho sempre avuto fin da quando ero piccola, sicura che ogni situazione di può superare e che le difficoltà mi impongono ogni volta di fare i conti con me stessa.
In questo 2020 però no….non ne sono stata capace e ho avuto grandi crisi di ansia, specialmente la notte quando sola nel mio letto non sentivo passare un’auto per strada e sapevo che la giornata dopo sarebbe stata uguale a quella prima, e quella prima ancora e ancora, come in un diabolico loop dal quale non potevo uscire.
E poi le notizie alla tv, la lontananza forzata dalla mia famiglia e dai miei amici, la convivenza coatta con 3 bambini in DAD per 56 lunghissimi, infiniti, faticosissimi giorni.
La mia ansia cresceva giorno dopo giorno lasciandomi con il fiato corto con la faccia sul cuscino e il corpo che improvvisamente diventava pesante e immobile, come schiacciato da tutto quello che stava succedendo, senza poter opporre resistenza o cambiare qualcosa.
Durante il lockdown ho parlato con due mie amiche psicologhe delle mie sensazioni, in quelle famose call on line che adesso comincio davvero a detestare, e la risposta era sempre la stessa: è normale, ti passerà non appena potrai ricominciare a fare la tua vita.
Già….e quando succederà?
Quando quest’ansia smetterà di farmi compagnia e se ne tornerà da dove è venuta?
Sicuramente non lo farà da sola ma le servirà il mio aiuto e per questo la promessa che mi son fatta per questo 2021 non è, come magari pensavo erroneamente nel passato, di spaccare il mondo…..ma piuttosto salvare il salvabile e fare piazza pulita di tutte quelle situazioni che non fanno altro che incrementare questo mio malessere.
Ieri ho sentito in radio un dottore che diceva che quando non si sta bene le cose da fare sono solo due: guardarsi dentro e poi tagliare tutti i rami secchi che non ti permettono di vivere serenamente la tua vita.
Credo che dovrò assumere una ditta di giardinieri ma non fa niente….per una volta io vengo prima di tutto e voglio dimenticarmi il 2020 e l’ansia che mi ha portato per sempre.
Per voi invece, che mi seguite con tanto affetto e sempre più calore, c’è in serbo un piccolo regalo, l’ultima ricetta dell’anno.
Il panettone farcito, simbolo di opulenza, abbondanza e gioia di vivere…..nella speranza che non manchino più già dalle prime ore del 1° gennaio 2021.
Io ci spero tanto, sogno ad occhi aperti ma forse è questo il modo che conosco e chi mi è più congeniale per lasciarmi il passato alle spalle.
Potete usare un panettone già fatto, comprato al super, e dedicarvi solo alla farcitura oppure dilettarvi in questo molto veloce da preparare.
L’importante è solo una cosa…..fare tutto con gioia e serenità.
Buon anno a tutti e fiocco ai grembiuli
Ingredienti per 10-12 persone:
1 panettone da 1 kg
500 g mascarpone
150 g panna fresca
200 g robiola
80 g zucchero a velo
40 g gocce di cioccolato fondente
40 g ciliegie candite
40 g pistacchi sgusciati non salati
180 g cioccolato fondente 55%
140 g burro
125 g lamponi freschi
1 manciata di palline ai cereali coperte di cioccolato bianco
Come si prepara il panettone farcito:
Eliminate la carta alimentare che si trova intorno al panettone.
Tagliate con il coltello da pane la parte finale del panettone poi, sempre con il coltello eliminate il cilindro interno in modo da creare un bordo di circa 2 cm.
Attenzione a non bucare la cupola nel momento che andrete a togliere la mollica all’interno, senza buttarla perchè vi servirà per chiudere il panettone una volta farcito.
Montate con le fruste elettriche la panna con lo zucchero a velo e il mascarpone e, solo quando si saranno addensate, unite anche la robiola.
Aggiungete le ciliegie candite, i pistacchi e le gocce di cioccolato e mescolate brevemente in modo che si uniformino tutti gli ingredienti.
Trasferite la crema al centro del panettone cavo pressando leggermente con la marisa in modo che possa andare a riempire tutto lo spazio.
Chiudete il panettone con la mollica in eccesso, schiacciandola bene in modo da chiuderlo completamente.
Con la pellicola alimentare rivestitelo e poi posatelo sopra un piatto per lasciarlo in frigo per 3 ore circa.
Passato questo tempo fondete al microonde il cioccolato sminuzzato con il burro.
Mescolate bene e non appena vedrete che comincerà leggermente ad addensare, colatelo sulla cupola del panettone, precedentemente liberato della pellicola.
Decorate immediatamente con i lamponi freschi e le sferette di cioccolato bianco poi fate cristallizzare di nuovo in frigorifero per un’ora in modo che il cioccolato non risulti più appiccicoso ma compatto.
Tagliate il panettone quando è freddo e poi lasciate stemperare le fette per 30 minuti prima di servirle in modo che la crema risulti morbida e vellutata.
Il panettone farcito si conserva in frigorifero per 3 giorni in un contenitore con il tappo.
