PASTEIS DE PORTUGAL

Oggi si parla di viaggi, perché grazie ai viaggi si conoscono luoghi meravigliosi e soprattutto si assaggia la cucina locale tipica, spesso meglio se provata nei chioschi per strada, perché più originale, verace, più vicina alla tradizione e anche più accessibile.
Sono reduce…. si reduce, perché viaggiare con 3 bambini piccoli spesso più che una vacanza sembra un tour de force, da una vacanza estiva in Portogallo.
Abbiamo visitato Lisbona, Porto, Sintra, Sagres e Cascais.
Lisbona non mi ha colpito particolarmente, purtroppo avevo tante aspettative, forse per questo sono rimasta un po’ delusa. Comunque è una città da vedere, prima o poi, con i suoi vicoli stretti e curvi, le sue strade in salita e discesa, i suoi numerosi miradouros ( i nostri belvedere), i colori delle azulejos su facciate di palazzi e chiese, l’oceano e il fiume Tago, il ponte 25 aprile e il cristo rei. Anche se camminare è faticoso, specialmente se in salita e con i passeggini, il miglior modo di visitare Lisbona è proprio questo.
Discorso diverso per Porto, città magica, romantica, malinconica. Ho avuto la fortuna di vedere il tramonto sul fiume Duero, con le vecchie barche che trasportavano il vino e le scritte illuminate delle varie cantine del porto. Anche Porto è un continuo sali e scendi ma si affronta meglio perché spesso ci si deve fermare per fotografare uno scorcio di paesaggio.
Al sud invece siamo stati al mare, un mare gelido e vento forte e fresco….e certo era l’oceano!!! Per fare il bagno ho dovuto tuffarmi correndo, se no chi ce la faceva altrimenti! Spiagge ma anche coste scogliose alte e frastagliate, bellissimo.
Insomma, se non ci siete mai stati prima o poi dovete farci un giro. I prezzi sono accessibili, sia per i voli perche’ ormai ci sono moltissime compagnie low cost e se prenotate un po’ prima e magari non ad agosto trovate opzioni di andata ritorno molto economiche, sia per l’alloggio perché potete prenotare anche degli appartamenti che risultano meno cari degli alberghi, sia per i trasporti perché noleggiare un auto e fare rifornimento è meno dispendioso che farlo in Italia, ma soprattutto perché cibo e bevande sono alla portata di tutti.
Ma veniamo a noi, il cibo portoghese, a mio avviso delizioso.
Una cucina di pesce dove il “bacalhau” la fa da padrona e potrete gustarlo in mille versioni, io suggerisco il baccalà rosolato con puré di grano e verdurine saltate oppure in versione “a bras” che in pratica è mescolato con cipolle patatine fritte e uova.
Passeggiando per le strade di Lisbona si sente sempre questo odore di pesce grigliato, non a caso il simbolo della città sono le “sardinhas”.
Anche il polpo è molto presente sulle tavole sia come carpaccio ma anche cotto alla brace è servito in dei cocci con olio, aglio e patate lesse. Inoltre ci sono numerose zuppe di pesce, io ho assaggiato la “caldeirada de peixe”, squisita! Una zuppa di pesce con verdure, patate peperoni cipolla fagioli.  Ma oltre al pesce potete trovare delle pietanze di carne gustose e le “alheira”, le deliziose salsicce alla griglia servite con una selezione di “queijo”, cioè un formaggio a pasta morbida dal sapore più o meno pungente, e una zuppa di cavolo ” il caldo verde”.
Ma uno degli odori predominanti per strada è quello dell’olio fritto, si perché i “pastel” di ogni cosa sono presenti sia al ristorante che per strada. Io ho trovato delizioso il pastel du bacalhau, una crocchetta, abbastanza grande, di patata lessa prezzemolo e baccalà fritta con all’interno il formaggio fuso. Una combinazione di gusti e consistenza perfetti. Ho visto pastel ovunque ma ho assaggiato solo quello originale a Lisbona, alla “casa portuguesa do pastel de bacalhau”, e siccome mi è piaciuto tantissimo non ho più voluto provarlo altrove perché avevo paura di trovare imitazioni non all’altezza.
E infine il dolce! Il pasteis de Belem, una tortina inventata dai monaci del monastero dei Jeronimos a Lisbona, con base sfoglia e crema alla panna caramellata. Si chiamano anche pasteis de Nata, ma anche in questo caso devo dire che l’originale ha una marcia in più rispetto alle copie, più morbida più cremosa con la sfoglia che si scioglie in bocca.
Dopo avervi fatto venire l’acquolina prometto che presto mi cimenterò nella preparazione di alcuni di questi piatti e vi posterò la ricetta, se riuscirò a replicare quell’esplosione di sapori e colori che ho provato.

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