VIAGGIO IN UK, DOVER, CANTERBURY, STONEHENGE, OXFORD, LONDON – PARTE 1

Ho deciso di raccontarvi questo nuovo viaggio, sia per condividere alcune foto di posti e città che ho visitato, sia per incoraggiare le giovani mamme a viaggiare con i propri bambini.

Ne conosco parecchie che, dalla nascita dei marmocchi, hanno rinunciato alle vacanze in giro per una più apparentemente facile villeggiatura al mare o in montagna.
E poi perché, se prima di partire ci si informa, si possono vivere 21 giorni in UK senza spendere una fortuna e comunque forse meno di una settimana in villeggiatura in Sardegna.
Infine non potevo non mostrarvi tutte le meraviglie culinarie e soprattutto dolciarie che ho avuto la fortuna di assaggiare.
Il nostro viaggio, 2 adulti, mio marito ed io, 3 bambini, un 7enne e due gemelli 3enni, è iniziato venerdì 29 luglio da Livorno alle 16 alla volta di Calais, Francia, 1300 km che abbiamo percorso come una staffetta durante la notte.
I bambini, con i loro seggiolini e cuscini, hanno dormito per tutto il tempo e, tra un caffè e qualche pausa, siamo arrivati al traghetto alle 6.30 la mattina dopo alla volta di Dover, prima tappa del
tour inglese.

Le bianche scogliere, le white cliffs, sono imponenti e visibili anche dalla nave poco dopo essere partiti dalla Francia, e ci sono parecchi percorsi da fare a piedi per poterle vedere anche da terra, passeggiate che molti inglesi fanno con i loro cani prima di rientrare nelle villette da sogno che si trovano poco distanti.

 

Il pomeriggio siamo arrivati a Canterbury per una breve camminata nella città dove nacque la Chiesa Inglese, piccola, curata, turistica, e li abbiamo gustato un delizioso hamburger veg ed un milk shake al caramello salato da Byron, una catena che si incontra spesso in UK con prezzi veramente alla portata di tutti, un’ampia scelta di hamburger e salads in locali molto carini dal punto di vista estetico perché arredati in modo vintage.

La sera abbiamo dormito in un B&B a Ashford, leggermente fuori Canterbury, perché uno dei segreti per risparmiare è evitare alberghi e soprattutto le città famose a vantaggio di paesi vicini, e cenato al pub entro le 21 perché altrimenti i bimbi non sarebbero potuti restare, è una legge che abbiamo trovato diffusa in tutti gli UK.

La mattina, dopo aver gustato la nostra prima colazione inglese a base di bacon and eggs, fagioli al pomodoro, pane tostato e il thè con il latte, siamo partiti alla volta del Leeds Castle a Maidstone.

 

I bambini si sono divertiti tantissimo a dar da mangiare alle varie papere, cigni e volatili che hanno trovato nei vari laghetti del giardino del castello, poi distese di prati all’inglese da perdersi, tantissime specie bizzarre di piante, un labirinto dal quale non riuscivamo ad uscire e decine di cestini da pic nic degli inglesi che erano venuti a passare una domenica con le proprie famiglie.

 

Il pomeriggio siamo arrivati a Stonehenge, avevamo prenotato e pagato la visita sul web così abbiamo saltato la fila, e dopo aver percorso 2 km a piedi con i passeggini tra i prati d’erba ricchi di storia e di una sorta di energia, con un vento che faceva volare i capelli in ogni direzione, siamo arrivati ai megaliti di pietra.
Anche i bambini ne sono rimasti colpiti e grazie all’audioguida sono riuscita a raccontare loro un po’ della storia di quel luogo magico, nato forse come luogo di culto e poi trasformato negli anni in meridiana per calcolare l’inizio del solstizio e dell’equinozio, formato da questi monoliti di pietra disposti in cerchio e sovrastati da un architrave.

Stonehenge mi ha stregato, non sarei più voluta venire via, e vicino abbiamo trovato un cerchio nel grano chissà se opera di qualche alieno o appassionato del sito archeologico del neolitico.

 

La notte l’abbiamo passata in una deliziosa casetta tipica inglese a Henley on Thames, cercata su Air b&b un sito web dove potete trovare sia stanze che case a buon mercato.

Lunedì 1 agosto eravamo ad Oxford per una passeggiata tra le strade dei college, una visita al museo della scienza per far felici i bambini ( tutti i musei in UK sono gratuiti così come le autostrade) e al Christ Church dove abbiamo rivisto la grande scalinata dove la
Professoressa McGranitt accoglieva i nuovi studenti di  Hogwarts e la sala mensa che ispirò il regista del film Harry Potter per il grande Salone di Hogwarts.

Il clima era molto gotico, pioggia, freddo, vento, ma ci siamo spinti fino all’Oxfordshire per visitare i cottage di Bibury, il piccolo paesino con la via più fotografata d’Inghilterra, e la tipica campagna british meravigliosa, con qualche mucca e pecora al pascolo e villette da film.

La mattina seguente, dopo un piccolo giro in auto a Windsor, siamo arrivati a Londra, ospiti nell’appartamento a Chelsea di una nostra amica, Olivia.
La casa era meravigliosa, paurosamente bella e moderna, con grandi finestre sulla strada e una terrazza per ammirare i tetti di Londra, 3 bagni di cui uno con una vasca centro stanza tanto grande da permettere ai bimbi di fare il bagno insieme con tuffi 😉 e una cameretta che sembrava quella dei bambini di Mary Poppins, un sogno, non volevamo più uscire.

 

Il pomeriggio abbiamo incontrato Maria, la nostra ex au pair che adesso vive a Londra e fa la veterinaria, alla bakery Hummingbird per nostra prima merenda a base di cup cake alla vaniglia con crema al burro colorata, cheese cake ai lamponi e una fetta di torta al cioccolato fondente.
Amore a prima vista, anzi, al primo assaggio!

In esposizione anche la mitica red velvet, rainbow cake, rasperries and lemon, salted caramel cake e tantissime tipologie di cupcake anche senza glutine.

Abbiamo passeggiato insieme fino a Bukingham Palace e stanchissimi siamo arrivati a casa per cenare insieme con un take away thai.
La mattina dopo abbiamo iniziato la passeggiata a St James’s Park e finalmente i bambini sono riusciti a vedere gli scoiattoli, ce n’erano davvero tanti che correvano qua e la per i prati e si rifugiavano sugli alberi.

 

Poi una camminata che ci ha portato a Westminster e al Big Ben dove abbiamo atteso i mitici rintocchi delle 12, e proseguendo abbiamo attraversato il Thames  river sul Westminster bridge arrivando fino alla ruota panoramica, il London Eye.

C’era tantissima folla che quasi non si riusciva a camminare e faticosamente abbiamo raggiunto il ponte successivo, il Golden Jubilee bridge, alla volta di Trafalgar square e Piccadilly Circus, le due piazze simbolo Londinesi.

Mi guardavo intorno alla ricerca di alzatine e negozi di attrezzature per pasticceria ma purtroppo non sono riuscita a trovare niente se non a prezzi molto alti così ho rinunciato.
Il nostro pomeriggio si è concluso in cima ad un grattacielo, sulla terrazza dello Sky Garden, anche in questo caso avevamo prenotato sul web per una visita completamente gratuita e la vista di uno degli skyline più belli del mondo, stazione metro Monument.
Vedere Londra al 35° piano è stata un’esperienza inedita anche per me che l’avevo già visitata più e più volte, bellissima, ipnotica, quasi immobile, sembrava di poterci giocare con un dito.

 

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