FOCACCIA LIGURE RIPIENA DI FORMAGGIO

Circa 11 anni fa un ragazzo un po’ spavaldo, con un pizzetto e capelli ricci nerissimi, venne a prendermi con l’auto del suo babbo a casa.
Non sapevo la destinazione, avevo portato una piccola borsa con un cambio e una trousse, le cose tra noi non stavano andando poi così bene, pensavo volesse solo uscire una sera e non avevo idea di cosa avesse in mente.
Dopo 2 ore di viaggio arrivammo al confine tra la Toscana e la Liguria, posammo i bagagli nella piccola casa al mare della sua mamma e poi risalimmo in auto.
La musica in sottofondo insieme a qualche rombo del motore dell’auto mi avevano resa più tranquilla e il panorama davanti ai miei occhi riempiva il cuore.
Percorremmo tutta la strada della costa ligure con il mare all’orizzonte dove pian piano tramontò il sole.

 

Alla fine arrivammo a Recco, adesso non avrei avuto tanta difficoltà a comprendere, ma quella volta proprio non riuscivo a capirne il motivo.
Chissà quale dietrologia, chissà perché Recco e non un altro qualsiasi altro paese, chissà se lo aspettava qualcuno, chissà perché era voluto andare proprio li.
Parcheggiammo l’auto e cominciammo a percorrere i vari vicoli mano nella mano, lo ricordo bene perché non era mai accaduto.
Dopo qualche minuto si fermò con gli occhi sognanti di fronte ad una vetrina di una sorta di pizzeria al taglio.
Dal locale usciva un profumo di olio d’oliva fritto, misto a formaggio e pane, e fuori c’era un gruppo di persone con in mano un foglio di carta bianca unto.
Quella è stata la prima volta che ho assaggiato la focaccia di Recco e la prima volta che capì che Tommaso voleva provare veramente ad essere il mio ragazzo.

Quante cose sono successe da quel giorno, forse se un cartomante avesse potuto leggerci il futuro saremmo scappati entrambi a gambe levate, forse adesso non avremmo la nostra famiglia extra large, la nostra casa vicino allo stadio di Firenze, il nostro prossimo viaggio progettato insieme, e qualche incazzatura in meno perché litighiamo troppo spesso.
Recco per me è stato l’inizio di qualcosa, qualcosa che non si può spiegare, che è così e chissà come sarà tra 1 anno, che mi ha dato gioia ma anche dolore e sicuramente emozione.
Ho pensato a questo impastando la focaccia con il formaggio e quando l’ho servita a tavola ho visto mio marito che mi guardava, magari anche lui si sarà ricordato di quel pomeriggio di tanti anni fa in Liguria.
Fiocco ai grembiuli

350 gr farina
manitoba

4 cucchiai di olio
evo ( circa 40 gr)

170 ml acqua tiepida

5 gr sale

500 gr crescenza

Sale

Olio evo

Mettete in una ciotola la farina e poi aggiungete l’olio, il sale e l’acqua tiepida.

Mescolate inizialmente con un cucchiaio di legno gli ingredienti poi togliete l’impasto dalla ciotola e con le mani lavoratelo lo stretto necessario per far in modo che si formi una pasta liscia e morbida.

Dividete l’impasto in due parti, una leggermente superiore dell’altra ( circa 10%), formate due filoncini e poi metteteli a riposare un’ora all’interno di un canovaccio a temperatura ambiente.

Passato questo tempo accendete il vostro forno alla massima temperatura in modalità termo ventilato.

Prendete la teglia e ungetela generosamente con dell’olio evo anche sui bordi.

Tirate fuori dal canovaccio il primo filoncino e con un mattarello stendetelo sopra la spianatoia in modo da ottenere una forma rettangolare.

La pasta è molto elastica e si stenderà molto facilmente, in più potrete tirarla delicatamente con le mani fino ad ottenere le dimensioni della teglia dove dovrete cuocere la vostra focaccia, facendo attenzione che fuoriesca leggermente dai bordi per permettervi di arrotolarla con la seconda sfoglia.

Arrotolate la pasta sul vostro mattarello e srotolatela sopra la teglia facendo attenzione a non romperla.

Se dovesse rompersi nel centro tagliate dei pezzi di pasta del bordo e sovrapponeteli ai fori.

Dividete la quantità di formaggio crescenza in cucchiaini e disponeteli sopra la prima sfoglia leggermente distanziati tra loro.

Col mattarello stendete il secondo filoncino di pasta con le stesse modalità del primo e poi srotolatelo sopra la teglia con la prima sfoglia e la crescenza.

Arrotolate verso l’interno tutto il bordo in modo da serrare la farcitura tra le due sfoglie e non fuoriesca durante la cottura.

Con un coltello appuntito praticate qualche forellino sulla pasta e nel mentre tiratela un po’ verso l’alto, questo passaggio vi permetterà di far uscire l’umidità e non creare bolle tra le due sfoglie.

Spennellate con un pennello da cucina e abbondante olio evo, salate la superficie dell’ultima sfoglia e poi infornate per circa 15 minuti, controllando che la superficie diventi dorata.

Una volta cotta sfornatela e attendete che si intiepidisca prima di tagliarla, evitate di farlo quando sarà troppo calda per evitare che il formaggio fuoriesca.
Prima di servirla, sia calda che fredda, vi consiglio di pennellarla di nuovo con olio evo.